Come comunicare l’identità e la tipicità dei vini italiani al mercato statunitense

di Tanya Morning Star

Il vino è il prodotto alimentare più importante nella storia del mondo occidentale. Ha un valore culturale e spirituale per le comunità che lo producono e crea stabilità economica. La tipicità del vino è l’espressione di una collaborazione tra uomo e natura nel corso del tempo, che lega l’identità del vino alla gente e al luogo da cui proviene. Ciò significa che quanto più forte e facilmente comunicabile è l’identità di una denominazione, tanto più prospera è la ricompensa economica per l’intera comunità della denominazione, non solo per i singoli produttori.
L’identità di una denominazione è in continua evoluzione in relazione alla natura e alla cultura delle persone che producono quel vino, ma anche in relazione alle esigenze e ai desideri dei mercati che vuole raggiungere. Questo è vero nel corso della storia, dal Gevery-Chambertin allo Champagne, dal Chianti alla Franciacorta. Definire e proteggere l’identità di un vino è essenziale per il suo successo sul mercato, così come la capacità di comunicare chiaramente tale identità.

Da un punto di vista storico, ciò che separa i vini che hanno successo nei mercati esteri da quelli che hanno meno successo non è solo la qualità del vino, ma la capacità di comunicare quel vino in modo avvincente e in linea con le esigenze delle persone nel mercato di destinazione. Il successo di questa comunicazione inizia con la descrizione precisa dell’identità di un vino attraverso il disciplinare della denominazione. Il disciplinare è il kit di strumenti che i produttori utilizzano per trasmettere gli elementi essenziali dell’identità del loro vino. Se il disciplinare è poco chiaro o macchinoso nella sua descrizione, questo kit di strumenti può essere contrario all’efficacia della comunicazione, intimidendo il consumatore invece di invitarlo. Per questo motivo, l’accordo e la collaborazione dei produttori è il primo passo per il successo di qualsiasi regione vinicola.

L’ampiezza e le diversità del vino italiano sono al tempo stesso un vantaggio e un potenziale ostacolo nel mercato statunitense, che è ampio e complesso. Se presentato in modo appropriato, il vino italiano ha qualcosa che si adatta a tutte le categorie di mercato ai massimi livelli: dai vini tradizionali e storici unici, ai vini contemporanei innovativi, ai vini semplici prodotti in quantità per rinfrescare e arricchire la tavola di tutti i giorni.

Alla luce di questi complessi fattori, la comunicazione dall’alto verso il basso è il modo più efficace per produrre una stabilità di mercato a lungo termine, influenzando la percezione e l’interesse per i vini italiani. Ciò significa puntare sull’educazione e su una visione lungimirante. Questi semplici passi permettono di raggiungere obbiettivi sostenibili, con effetti sulle generazioni future.
• Definire chiaramente l’identità: il messaggio trasmesso dal disciplinare deve servire a istruire, non a confondere. È importante distillare le verità sull’identità nei suoi punti più essenziali, in modo che il mercato non sia sopraffatto da regole e descrizioni troppo complicate che nascono da differenze di opinione interne.
• Generare materiali semplici e accurati e trasmetterli efficacemente ai principali enti di formazione e certificazione del vino.
• Creare programmi e iniziative per educatori e giornalisti che educano i professionisti e creano percorsi di mercato per i consumatori.

In conclusione, gli sforzi per trasformare e informare le prospettive generali del mercato statunitense sono più efficaci quando sono rivolti agli educatori e ai professionisti che guidano il settore, creano la domanda e generano le vendite. Il lavoro di marketing e vendita delle singole cantine è più accessibile quando i consumatori sono pronti a comprendere e ricevere i loro vini. Il successo a lungo termine deriva dalla formazione di prospettive culturali e di comprensione del vino italiano sia in generale che in particolare, generando un’apertura e un entusiasmo per la scoperta di una ricca gamma di piaceri attraverso il vino italiano.

 

Tanya Morning Star vive nello Stato di Washington negli Usa ed è cultrice del vino™, educatrice e storica, ambasciatrice ufficiale dei vini di Orvieto e dei vini di Borgogna