Truffe internazionali nel comemrcio: guida e consigli
di Marcello Mantelli e Luca Davini
Il commercio internazionale offre immense opportunità di crescita per le imprese, ma espone anche a un maggior numero di rischi, tra i quali le truffe. Le truffe internazionali nella vendita internazionale tra imprese possono causare seri danni finanziari, reputazionali e legali, ostacolando il business e minando la fiducia nel commercio globale.
La truffa è un reato previsto dall’art. 640 del codice penale italiano che ha lo scopo di tutelare la formazione del libero consenso e il patrimonio delle persone.
Alcune tra le più comuni truffe internazionali che abbiamo rilevato nel corso della nostra attività di avvocati nell’ambito dei contratti internazionali sono :
1 – La truffa del pagamento anticipato
In questo schema, il truffatore richiede un pagamento anticipato per beni o servizi che non consegnerà mai. Frequente l’offerta di prezzi più bassi della media del mercato per persuadere l’acquirente che sta facendo un ottimo affare. Una volta ricevuto il denaro, il truffatore scompare senza fornire i beni o servizi promessi.
2 – La truffa della merce inutilizzabile
Il truffatore contatta l’acquirente offrendo prodotti a prezzi molto vantaggiosi. L’acquirente effettua l’ordine e paga in anticipo o con lettera di credito a vista, ma riceve beni completamente inutilizzabili, non commerciabili o perfino contraffatti.
3 – La truffa del phishing
Il truffatore invia email o messaggi di testo che imitano i marchi e i segni distintivi di imprese reali, inducendo l’acquirente a cliccare su link dannosi o a fornire dati bancari o password. Una volta ottenute queste informazioni, il truffatore le utilizza per rubare denaro o commettere altri reati, ad esempio un’estorsione tramite criptaggio dei files del truffato.
4 – La truffa del “man in the middle”
In questo schema il truffatore intercetta le comunicazioni tra l’acquirente e il venditore e modifica le informazioni di pagamento o le istruzioni di spedizione. L’acquirente effettua il pagamento sul conto del truffatore, anziché sul conto del venditore legittimo, e non riceve mai i beni.
Una variante è quella dell’utilizzo di un’e-mail che appare esternamente come quella di un cliente o di un contatto conosciuto, l’apertura di una regolare trattativa fino alla spedizione della merce che poi sparisce, senza che venga eseguito alcun pagamento.
5 – La truffa della falsa fattura
Il truffatore invia all’acquirente una fattura falsa per beni o servizi mai ricevuti. L’acquirente, ignaro della frode, effettua il pagamento sul conto del truffatore senza prima aver effettuato i dovuti controlli.
Come riconoscere alcune truffe internazionali
In primis occorre verificare sempre l’identità del fornitore/cliente e dei suoi delegati all’operazione commerciale: prima di firmare qualsiasi contratto, effettuare qualsiasi consegna, ordine o pagamento, è fondamentale verificare l’identità dell’impresa partner e chi dispone dei poteri di firma dei contratti. É del tutto lecito chiedere queste informazioni!
Inoltre, è meglio diffidare di offerte troppo vantaggiose: se un’offerta sembra troppo conveniente per essere vera, probabilmente occorre approfondire le informazioni.
Da escludere in ogni caso: i) l’invio di informazioni personali via e-mail o messaggi: le imprese, ad esempio le banche, non chiedono mai password o informazioni bancarie via email o messaggi di testo; ii) il click su link sconosciuti, senza adeguate verifiche preliminari.
Va poi controllato il processo del pagamento e verificate le persone abilitate a riceverlo per l’acquirente, evitando di pagare tramite bonifico bancario diretto a conti sconosciuti o tramite intermediari non affidabili. Talvolta, una telefonata diretta o un e-mail al cliente o al fornitore (al numero telefonico o indirizzo corretto) possono essere un metodo tradizionale, ma efficace di controllo.
Come difendersi dalle truffe internazionali
Qui di seguito alcuni suggerimenti:
1 – Implementare un sistema di controllo interno: Stabilire procedure interne per la verifica dei fornitori e dei clienti, la gestione dei pagamenti e la protezione delle informazioni sensibili.
2 – Formare il personale: Fornire al personale la formazione necessaria per riconoscere le truffe.
3- Utilizzare software di sicurezza informatica: Implementare software antivirus, firewall e altre misure di sicurezza informatica per proteggere i sistemi aziendali da attacchi informatici e phishing.
4 – Utilizzare i contratti internazionali come strumenti di lavoro: utilizzare le migliori pratiche commerciali per perfezionare i contratti di vendita internazionale può ridurre di molto i rischi.
5 – Denunciare le truffe alle autorità: In caso di truffa, denunciare immediatamente l’accaduto alle autorità competenti e collaborare con le autorità nella loro attività di indagine.
In linea generale la prevenzione è la chiave per contrastare le truffe internazionali. Adottando misure di cautela le imprese possono ridurre significativamente il rischio di rimanere vittima di truffe internazionali proteggendo le proprie vendite ed acquisti internazionali.